Secondaria 2 grado – Le ecomafie in Jigsaw

UNITA’ DIDATTICA DI STORIA
Classe: 1 secondaria di secondo grado
Contenuto: le eco mafie
Modello di Cooperative Learning: JIG SAW
di Fabrizio Santini (www.leatoscana.org) e Daniela Pavan (www.scintille.it)

Gli accordi interministeriali del 2008 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Università e della Ricerca e le Linee Guida per L’Educazione Ambientale ed allo Sviluppo Sostenibile del MIUR (14 Dicembre 2009), tracciano gli orientamenti in materia di Educazione allo Sviluppo Sostenibile nel sistema dell’Istruzione ai fini dell’introduzione dell’Educazione Ambientale ed allo Sviluppo Sostenibile (EASS) nei curricola scolastici.

L’approccio del MIUR richiede un superamento della dicotomia tra obiettivi didattici ed obiettivi educativi ed indica nello sviluppo delle competenze, anziché delle sole nozioni, ed in particolare delle competenze personali (cfr. competenze chiave di cittadinanza, Parlamento europeo e Consiglio, 2006), la strada per formare cittadini consapevoli e responsabili.

Nel raggiungimento di tale finalità il documento suggerisce il ricorso all’utilizzo di “metodi attivi e strategie formative in grado di coinvolgere in maniera personale e responsabile gli allievi,[…]la presentazione di compiti di realtà su cui far convergere risorse interne ed esterne alla scuola, […] l’utilizzo della didattica laboratoriale” e di metodologie che sostengano il lavoro di gruppo e l’apprendimento cooperativo (MIUR, 2009).

E’ in questa luce che l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile viene inserita nell’Area di Insegnamento – Cittadinanza e Costituzione – (art.1 , Legge 168/08).
Tra i temi segnalati dalle Linee Guida ministeriali, si segnala quello della lotta alle eco-mafie.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO PROPOSTO

A. OBIETTIVI COGNITIVI
 1.PADRONEGGIARE/USARE STRUMENTI TEMPORALI
1.a ordinare in successione temporale;
1.b datare correttamente;
1.c descrivere le modificazioni nel tempo;
1.d descrivere un periodo
2. CONOSCERE/USARE TERMINI SPECIFICI
2.a conoscere il significato dei termini;
2.b adoperare categorie astratte
3. ADOPERARE CATEGORIE CAUSA/ EFFETTO
3.a esplicitare nessi causali a partire un grafico
3.b costruire un itinerario causale semplificato
3.c distinguere ed adoperare nessi causali (cause e conseguenze)
4. ELABORARE CONOSCENZE IN MODO SCRITTO E ORALE
4.a elaborare frasi descrittive;
4.b elaborare frasi esplicative
B. OBIETTIVI SOCIALI
 1. Motivare al lavoro
2. Stare con il gruppo
3. Parlare sottovoce
4. Chiedere aiuto guardando chi parla
5. Dare risposte d’aiuto parafrasando il contenuto di quello che l’altro chiede
Decisione sul tipo di CL previsto:  Jig Saw 2
Decisione della grandezza del gruppo 6 gruppi di 4 componenti
Assegnazione degli studenti: I gruppi sono rimasti gli stessi per tutta l’UD, di  circa 9 ore.
Esplicitazione degli obiettivi didattici ed educativi: Sono stati ripresi all’inizio di ogni lezione.
Intervento sugli obiettivi educativi: Si é usata la strategia del modelling e del feedback.
Realizzazione dell’attività: fasi di lavoro
– Si salutano i ragazzi con contatto visivo
In assemblea ci si presenta dicendo il proprio nome mentre i ragazzi ascoltano la presentazione del metodo COOPERATIVE LEARNING attraverso l’uso di una metafora per favorire la motivazione
– Si presentano gli obiettivi didattici/educativi
– Si suddivide la classe in 6 gruppi casa di 4 persone
– Si presenta attraverso una lezione frontale il tema che dovrà essere approfondito
– L’insegnante spiega gli elementi e i criteri della valutazione didattica individuale e di gruppo  e della valutazione educativa individuale e di gruppo
– I ragazzi pongono domande di chiarimento
– Si spiega l’articolazione del contenuto in 4 parti visto che quattro sono fondamentalmente le categorie nelle quali possono raggrupparsi le illiceità delle ecomafie:
1. Il ciclo del cemento: la filiera dell’illegalità inizia con l’escavazione delle cave, la deturpazione di intere colline, prosegue con la predazione di fiumi, torrenti e spiagge per l’acquisizione dei materiali necessari alla produzione del calcestruzzo, per concludersi con la costruzione di immobili abusivi e le infiltrazioni negli appalti pubblici.
2. Il ciclo dei rifiuti: si tratta di quell’insieme di attività che vanno dalla raccolta allo smaltimento dei rifiuti. Diverse sono le modalità di smaltimento di rifiuti. I fanghi industriali, ad esempio, sono sparsi nei campi di aziende agricole; i residui di fonderia sono impiegati come sottofondo di strade e autostrade. In alcuni casi, le cave in precedenza scavate per ottenere il materiale per la produzione del calcestruzzo sono riempite di rifiuti smaltiti illegalmente. I rifiuti sono scaricati anche in mare. Sovente i documenti che le società legate ai clan utilizzano per certificare il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti sono falsi. In questo ambito esiste la complicità di una rete di fiancheggiatori composta da società di trasporto, di stoccaggio e da laboratori di analisi. I mafiosi, in alcuni casi, intervengono anche per gestire l’attività di bonifica dei siti che sono stati essi stessi a contaminare.
3. Il commercio illegale di specie animali protette: corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, macellazione clandestina, traffico di fauna esotica o protetta, racket degli animali e loro derivati (es. avorio e pellame), doping, bracconaggio e zoo pornografia: sono queste le voci più significative dei profitti criminali a danno degli animali. Si tratta di un mercato la cui domanda è rappresentata soprattutto da persone di nazionalità occidentale, in gran parte da collezionisti. A rischio c’è l’estinzione di circa cento specie di animali ogni anno, sia terrestri che marine.
4. Il commercio di reperti archeologici: l’archeomafia sottrae al nostro Paese un quantità di opere d’arte per un valore stimato di oltre 150 milioni di euro l’anno. Le azioni si concretizzano con il compimento di saccheggi in aree archeologiche non ancora sondate, furti nei musei e nelle chiese di piccole e medie dimensioni.
– Si suddividono i ragazzi del gruppo casa in esperti uno per ognuno dei quattro temi sopra elencati
– I ragazzi si spostano nei nuovi gruppi esperti
– Si assegna il foglio guida degli esperti
– Si avvia il lavoro di lettura, comprensione e confronto tra esperti sulle domande assegnate
– L’insegnante gira tra i banchi, dà informazioni/spiegazioni didattiche ai gruppi che ne fanno richiesta, osserva  e insegna la competenza del saper aiutare  attraverso il modelling
Terminato il lavoro in gruppi esperti, la classe torna nei gruppi casa precedentemente formati e si avvia il lavoro di gruppo casa
– A turno nel gruppo casa ogni esperto sarà chiamato a relazionare ai compagni sul proprio contenuto e ad interrogarli per assicurarsi che “tutti sappiano tutto su”:
• Il ciclo del cemento
• Il ciclo dei rifiuti
• Il commercio illegale di specie animali protette
• Il commercio di reperti archeologici
– Terminato il lavoro nei gruppi casa, in una lezione successiva, si richiamano gli obiettivi didattici della verifica, si dispone la classe in gruppi casa e …
A scelta, se il docente desidera consolidare gli apprendimenti prima della verifica, può effettuare un torneo di domande attraverso la tecnica di Teste Numerate. In questa struttura di Kagan (usata a corollario del Jigsaw) l’insegnante prepara una rosa di domande ( 4 x gruppo), enuncia la prima a voce alta, dà 5′ perché i gruppi si preparino e poi chiama una persona a caso tra i gruppi fino ad averli esauriti tutti, ma facendo ben attenzione ad evitare di scegliere le persone che alzano la mano.
Successivamente si suddivide la classe in forma individuale e si somministra la verifica che gli alunni eseguono individualmente mentre l’insegnante osserva.
Dopo la verifica si comunicano i risultati delle prove di gruppo e delle prove individuali.
Si rinforzano positivamente quei gruppi che nell’osservazione hanno lavorato bene dal punto di vista didattico e/o cooperativo.
Si ripete lo stesso schema per almeno tre volte dopodiché è possibile premiare le squadre cui tutti i membri hanno mantenuto o migliorato i propri risultati.
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