Discussione tra frutti: condividere in e tra gruppi

Semplice tecnica di cooperative learning per scambio di conoscenze, idee, riflessioni, comprensioni, favorisce l’interazione simultanea e il coinvolgimento attivo di tutti.
La realizzazione di una sessione di lavoro con questa struttura incide positivamente sul clima socio-affettivo del gruppo.

Abilità sociali coinvolte

• Ascoltare attivamente
• Superare le barriere interpersonali
• Condividere opinioni
• Confrontare opinioni
• Raccogliere idee
• Riflettere sul tema principale a livello profondo

Struttura

  1. L’insegnante forma gruppi di tre persone e chiede di suddividersi in tre frutti (albicocca, fragola, pesca)
  2. L’insegnante pone la prima domanda al gruppo.
  3. L’insegnante consegna a tutti i componenti dei gruppi che hanno la stessa categoria (ad es. pesca) un blocchetto di post-it e chiede ad essi di riportare le risposte alla domanda uno di tutti i componenti del proprio gruppo.
  4. Chiede poi che le “pesche” vengano ad attaccare il loro post-it ad una Lavagna di condivisione dove tutti i cartoncini vengono raccolti
  5. Gli studenti “pesca” cambiano gruppo consegnando il blocchetto dei post-it alle “albicocche” del nuovo gruppo.
  6. L’insegnante pone la seconda domanda al gruppo.
  7. Gli studenti “albicocca” riportano le risposte alla domanda due di tutti i componenti del nuovo gruppo.
  8. L’insegnante chiede poi che le “albicocche” vengano ad attaccare il loro post-it ad una Lavagna di condivisione dove tutti i cartoncini vengono raccolti
  9. Gli studenti “albicocche” cambiano gruppo consegnando il blocchetto dei post-it alle “fragole” del nuovo gruppo
  10. L’insegnante pone la terza domanda al gruppo.
  11. Gli studenti “fragola” riportano le risposte alla domanda tre di tutti i componenti del nuovo gruppo.
  12. L’insegnante chiede poi che le “fragole” vengano ad attaccare il loro post-it ad una Lavagna di condivisione dove tutti i cartoncini vengono raccolti.
  13. L’insegnante legge le Lavagne di condivisione che si sono create.
Articolo precedente
IL MIUR, la scuola, gli alunni con B.E.S.: la nuova via italiana per l’esclusione?
Articolo successivo
APPRENDERE ATTRAVERSO IL CORPO – prima parte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.

Formazione