Biografia

Amo la mia professione.
Lavoro nel campo dell’evoluzione personale.
In concreto insegno, sono psicoterapeuta specializzata in Analisi Transazionale e formatrice.

Sono appassionata e determinata, fragile e resistente, organizzativa e analitica e cerco di portare queste mie caratteristiche nelle cose che faccio e con le persone che incontro… Nel mio percorso formativo devo particolare riconoscenza al percorso di AVS (anno di volontariato sociale) svolto in Caritas, alla figura di Don Fernando Pavanello e al suo amore spassionato per la giustizia sociale sulle tracce di Don Milani; alla scuola di specializzazione in Psicologia Clinica e al geniale Pio Scilligo, all’incontro con Mario Comoglio e alla sua disciplina intellettuale.
Il mio percorso professionale deve molto alla collaborazione con Piergiuseppe Ellerani che ha rappresentato una continua spinta all’innovazione e al resoconto delle proprie scoperte.
Ed all’incontro, tuttora vivo, con Paola Mozzato e Claudia Matini, due anime facenti parte dello staff di Scintille.it che hanno permesso che quella passione educativa si trasformasse in cura della relazione.
Mi occupo di affettività, prevenzione al disagio, dinamiche di gruppo e sviluppo di metodologie attive tra cui il Cooperative Learning con il gusto della scoperta, della nitidezza e del rigore.
Scoperta perché solo da essa viene l’eccitazione dell’apprendere.
Nitidezza perché ritengo fondamentale la chiarezza e la semplicità nel proporre il proprio pensiero: è una questione di potere in rapporto agli interlocutori.
Rigore perché non esiste chiarezza che non abbia alla base un profondo studio, aggiornamento e ricerca continua sul proprio sapere.
Ho due anime che convivono da molti anni: l’una agisce direttamente nel mondo della scuola, sul “fronte”; l’altra predispone il contesto nel territorio in modo da creare le condizioni perché la crescita abbia spazio. L’una dà vita all’altra e non esiste senza l’altra. A volte mi sento un po’ ostetrica e un po’ sperimentatrice, disponibile a farmi plasmare per camminare assieme a chi apprende (adulto o bambino che sia) verso nuovi orizzonti possibili attraverso una co-evoluzione.
E’ per questo che nel ricostruire la mia presentazione ho bisogno di un doppio binario che si capisce solo in un’ottica bifocale (con il colore gli ambiti che mi vedono ATTUALMENTE coinvolta).