La controversia di Johnson e Johnson: cooperative learning e conflitto cognitivo

Oltre a sviluppare la modalità del Learning Together, i fratelli Johnson hanno elaborato una tecnica didattica particolare, la controversia, che fa del conflitto cognitivo il carburante dell’apprendimento individuale. Una controversia esiste quando le opinioni, informazioni, conclusioni di una persona sono in disaccordo con quelle di qualcun altro, e i due cercano di raggiungere un accordo; ciò si realizza sia rispetto a contenuti scolastici (questioni da dibattere esistono in diverse discipline), sia rispetto alle relazioni interpersonali (in un gruppo si hanno idee diverse mentre si lavora assieme per raggiungere un risultato).

La controversia è una tecnica accademica con cui piccoli gruppi arrivano alla comprensione profonda di un contenuto attraverso un processo di studio che opera prima per antitesi e poi per sintesi. Il conflitto intellettuale viene usato per promuovere migliori risultati e aumentare la qualità della risoluzione di problemi, del ragionamento, del pensiero critico.

Essa è organizzata in cinque fasi, in cui gli studenti lavorano all’interno di gruppi eterogenei di quattro membri, prima in coppie poi in quattro per preparare una posizione sull’argomento, per discutere, confrontarsi e costruire insieme una sintesi integrata dei punti di vista opposti.

La controversia si differenzia della ricerca del consenso, in cui gli studenti inibiscono la discussione per evitare disaccordi e usano il compromesso per arrivare all’accordo, e dal debate, in cui gli studenti preparano e difendono una singola posizione prima che il giudice prenda una decisione sulla posizione migliore. Questa tecnica si fonda sull’idea del conflitto interpersonale e cognitivo come fonte di arricchimento e approfondimento di conoscenze e ha come parte integrante l’insegnamento diretto della competenza di gestione costruttiva del conflitto.

FASI DELLA CONTROVERSIA

  1. Assegnazione del compito da svolgere a ciascuna coppia: l’insegnante affida alle coppie all’interno di ogni gruppo una posizione, che dovrà essere sviluppata e sostenuta grazie alla raccolta ed elaborazione di informazioni trovate in materiali appositamente predisposti o resi disponibili. L’obiettivo è costruire una argomentazione persuasiva a favore della posizione da sostenere che entrambi i membri della coppia potranno presentare.
  2. Le coppie presentano le rispettive argomentazioni: a turno ciascuna delle coppie presenta la propria argomentazione. L’altra coppia ascolta, prende appunti e chiede chiarimenti.
  3. Le coppie discutono per sostenere le rispettive posizioni, individuando punti deboli delle argomentazioni, chiedendo altre informazioni, difendendo la propria posizione.
  4. Le coppie si scambiano le posizioni e cercano nuovi spunti per le argomentazioni, con lo scopo di approfondire l’argomento dalla nuova opposta prospettiva.
  5. Le coppie abbandonano la difesa delle posizioni e cercano una nuova posizione attraverso il consenso. Dopo avere ulteriormente discusso le nuove informazioni, in questa fase il gruppo di 4 ha l’obiettivo di sviluppare una posizione complessiva che tenga conto di tutte le informazioni precedentemente raccolte e discusse. Su tale posizione il gruppo dovrà essere completamente d’accordo. Le coppie stendono una relazione sulla discussione svolta.

PROCESSI COGNITIVI DELLA CONTROVERSIA

  1. Organizzare informazioni
  2. Trarre conclusioni
  3. Presentare e difendere le proprie posizioni
  4. Lasciarsi sfidare da prospettive o tesi opposte alle proprie
  5. Vivere un’incertezza concettuale
  6. Rielaborare
  7. Riformulare
  8. Riconcettualizzare
  9. Sintetizzare
  10. Integrare.
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