Lancia a turno (Turn Toss)

Si tratta di una struttura dell’Approccio Strutturale di Kagan adatta anche a bambini piccoli.

In una conversazione/discussione un componente del gruppo appallottola un foglio di carta e lancia la pallina ad un compagno per stabilire un contatto e regolare  il turno  di parola.

C’è una variante con gomitolo: per evitare che qualche bambino non riceva mai la palla, si può utilizzare un gomitolo. Quando un bambino lo riceve deve avvolgere una parte del filo al polso e poi lanciarlo ad un compagno. Alla fine i bambini risulteranno tutti “legati”, questo permette anche di visualizzare rafforzare il sentimento di appartenenza al gruppo. Questa variante orienta i bambini anche su eventuale suggerimento dell’insegnante a lanciare il gomitolo a chi non è ancora “legato”, cioè a chi non è potuto ancora intervenire.

Abilità sociali coinvolte

  • capacità di porsi in relazione con i compagni guardandosi l’un l’altro, dimostrando un atteggiamento di disponibilità e di accoglienza
  • chiamare per nome i compagni
  • prestare attenzione durante le interazioni
  • rispettare il turno di parola
  • saper adeguare il proprio volume di voce
  • accogliere e rispettare le opinioni altrui, dimostrando interesse per ciò che i compagni esprimono

Funzioni Scolastiche

Attività di accoglienza e conoscenza

  • il bambino che lancia dice il proprio nome e chiede all’altro il suo:  “Io sono Andrea, ciao, ti lancio la palla. Tu come ti chiami?”
  • In un secondo momento (quando già conosce il nome dei compagni): “Francesco mi ha lanciato la palla. Ora la passo a Marta.  Marta, sono contento di essere in sezione con te”

Completare una storia (conosciuta o da inventare)
Il bambino inizia una storia e poi lancia la palla ad un compagno chiamandolo per nome. Il compagno prende la palla e continua la storia.
– “Paolo, continua tu”

Scambiare opinioni
– “A me piace andare in palestra perché…
– Giulia, cosa ti piace fare quando giochi?”

Porre domande
– Chi riceve la palla o il gomitolo deve rispondere alla domanda e poi formulare una nuova domanda:
– “Io ho un gatto. Vittoria, tu che animale domestico hai?”

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