Le cinque parole: un esercizio pratico per consolidare la cooperazione e l’interdipendenza positiva tra colleghi

cooperazione e interdipendenza positiva tra colleghiUn’indagine portata avanti in Francia nel 2010 sull’importanza del lavoro in équipe ha rilevato come lo spirito di gruppo e la solidarietà tra insegnanti siano dei fattori che incidono inequivocabilmente e in maniera positiva sulla riuscita scolastica degli allievi. Gli alunni percepiscono perfettamente l’aria che tira nei corridoi e nelle aule della scuola: si rendono conto dei rapporti tra i loro insegnanti, riconoscono gli atteggiamenti rispettosi da quelli tesi e offensivi, distinguono espressioni di disponibilità o chiusura da parte del personale scolastico; la collaborazione è un fattore fondamentale per una scuola realmente educativa, pregna di un clima sereno e privo di tensioni.

Dunque, se la collaborazione etica e trasparente a tutti i livelli di interazione (tra colleghi, tra insegnanti e alunni, tra insegnanti e dirigenza) è un requisito essenziale per il buon funzionamento di una scuola, emerge con evidenza l’opportunità di investire tempo e risorse sullo sviluppo delle abilità sociali, per creare un spirito di gruppo positivo, consolidare la cooperazione e l’interdipendenza positiva tra colleghi, stimolare il rispetto reciproco tra gli insegnanti, il dirigente e il personale scolastico.
È proprio questa la sfida: porre le condizioni per vivere relazioni positive non solo quando permangono l’intesa e l’affiatamento ma anche nella diversità, vissuta come momento di crescita e non come un fattore di preoccupazione e di minaccia.

Le cinque parole

Durata: 10/20 minuti.

Obiettivi: sperimentare che l’accordo si può raggiungere senza rinunciare alle proprie idee, accettando però quelle degli altri quando le loro argomentazioni sono convincenti. Abitua a esporre le proprie idee in modo convincente.

Svolgimento: si decide un argomento, ad esempio le cinque parole dell’amicizia (o della pace, o della libertà…), e in un minuto tutti i partecipanti devono scrivere su un foglio le cinque parole attinenti all’argomento prescelto che ritengono più importanti. Poi si formano delle coppie, ognuna delle quali deve trovare in due minuti un accordo sulla scelta delle cinque parole. A questo punto, unendo due coppie, si formano dei quartetti: ogni quartetto ha tre minuti per decidere le cinque parole comuni. Si continua (aumentando sempre il tempo al crescere dei gruppi) finché i partecipanti sono divisi in due squadre: a questo punto si deve cercare un accordo globale per ottenere cinque parole valide per tutti.

Articolo precedente
Cosa fare quando un collega è scorretto con i ragazzi e questa cosa mi fa imbestialire?
Articolo successivo
Educare alla democrazia e alla partecipazione per l’inclusione: crisi della democrazia nel mondo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.

Formazione