Usare le rubriche per valutare il comportamento

Siamo alla fine dell’anno scolastico ogni insegnante si appresta a valutare il comportamento degli studenti. Ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del Decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell’articolo 2 della legge 169/2008, la valutazione del comportamento scolastico è espressa:

  1. nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione;
  2. nella scuola secondaria di primo e secondo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell’articolo 2 della legge 169/2008; il voto numerico è illustrato con specifica nota ed è riportato anche in lettere nel documento di valutazione.

Tale compito sembra essere difficile per diverse ragioni:

  • il voto al comportamento influisce sulla valutazione complessiva e può determinare anche la non ammissione all’anno successivo nel caso sia inferiore ai sei decimi, indipendentemente dai voti nelle altre materie (nelle scuole secondarie di primo e secondo grado);
  • i criteri per valutare il comportamento, ma soprattutto gli indicatori che rispondono a quei criteri sono difficili da individuare e rendere condivisi.
  • la soggettività di ogni docente e il tipo di rapporto che si instaura con i singoli alunni e con l’intera classe possono far variare le valutazioni dei docenti di uno stesso consiglio di classe, rendendo così, difficile una valutazione unanime.
  • la cultura e i valori di ogni individuo possono influire sul comportamento e sui giudizi.

Ogni scuola definisce i propri criteri, tra quelli più usati troviamo:

  1. Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;
  2. Rispetto del regolamento d’Istituto;
  3. Interesse e partecipazione alle attività didattiche curriculari ed extra curriculari;
  4. Rispetto delle consegne;
  5. Collaborazione con insegnanti e compagni;
  6. Frequenza alle lezioni;
  7. Assenza di provvedimenti disciplinari.

Tali criteri rispecchiano ciò che ci si aspetta che lo studente faccia durante l’anno. Ciò significa che lo studente dovrà essere accompagnato a promuovere un comportamento adeguato anche attraverso l’adeguato modellamento dell’insegnante.
In questo scritto si intendono dare alcune indicazioni e prospettive su come valutare il comportamento, illustrando uno strumento in particolare, la rubrica di valutazione, e proponendo alcune linee guida per procedere a tale valutazione. Inizialmente si chiariranno i termini valutazione e comportamento, in seguito si espliciterà come usare la rubrica di valutazione, per concludere con le possibili prospettive e linee di sviluppo.

COSA SIGNIFICA VALUTARE IL COMPORTAMENTO?

Il termine valutare indica il dare valore a qualcosa, mettere in evidenza ciò che si sa e si sa fare distinguendo i punti forza e i punti deboli. La valutazione è un processo che permette di rilevare e riconoscere il livello di qualità al quale si realizza un compito, una prestazione o si dimostra l’uso delle abilità e delle conoscenze acquisite, , per individuare cosa e come migliorare.
Sulla base di tale definizione nella scuola lo studente valutato dovrebbe partecipare attivamente al processo di valutazione, dovrebbe essere lui ad auto valutarsi, riconoscere i propri punti forza e i propri punti deboli per poter individuare come migliorare.
Il comportamento è il frutto di una complessa integrazione tra pensieri, emozioni, atteggiamenti, azioni che ogni individuo ritiene di assumere rispetto a determinati stimoli sociali e contestuali. Il comportamento di un individuo è il frutto di un lungo e articolato processo di formazione educativa, che inizia in famiglia e continua nei diversi ambienti sociali che ci si trova a frequentare, di fatto è il risultato di una reciproca influenza tra mondo interiore dell’individuo e mondo esteriore. Esso è caratterizzato da processi percettivi e cognitivi complessi, scambi di interazione dinamica verbale e non, assunzione di diversi ruoli, esplicitazione di motivazioni ed aspettative.
Le abilità sociali rientrano nel comportamento e sono tutte quelle abilità che permettono di avviare, sostenere e dirigere relazioni con gli altri in diversi contesti. Le ricerche riportano che il mancato sviluppo di adeguate abilità sociali nel periodo infantile può determinare conseguenze di breve e lunga durata, come insuccesso scolastico, comportamenti antisociali, ansia, depressione, problemi psicopatologici o di devianza in adolescenza e nell’età adulta (Elliott & Busse, 1991; Merrel, 2001; Warnes et al., 2005).
Il comportamento dipende, dunque, da fattori intrapsichici, interpersonali, contestuali, educativi e socio-culturali che è importante analizzare prima di procedere alla sua valutazione.
In una scuola bisogna chiedersi: “Quali comportamenti vogliamo promuovere e come? Quali sanzioni attuare? Da che cose dovrebbe essere caratterizzato il comportamento dello studente, a scuola e in classe? Come far sì che tale comportamento sia messo in atto?”
Uno strumento utile per valutare il comportamento è la rubrica di valutazione.

LA RUBRICA DI VALUTAZIONE

La rubrica di valutazione è una tabella a doppia entrata in cui sulla prima colonna vengono elencati i criteri che si vogliono adottare per valutare e sulle colonne successive tali criteri vengono declinati in termini di indicatori, chiari ed inequivocabili, a diversi livelli di qualità.
La rubrica è stata adottata, per le valutazioni a scuola, per la prima volta negli anni ’90, quando si è iniziato a parlare di valutazione autentica opposta alla valutazione tradizionale. In sostanza, si criticava il fatto che la valutazione fosse un processo attuato solo dall’insegnante che a volte manteneva segreta la propria valutazione, mentre lo studente veniva considerato solo il destinatario della valutazione. Oggi è acquisito che la valutazione a scuola debba prevedere il coinvolgimento attivo dello studente nel processo, perché possa essere consapevole del livello acquisito e in grado di scegliere se superarlo o meno.
La rubrica di valutazione deve poter essere leggibile, comprensibile e utilizzabile da tutti, dall’insegnante al genitore, deve essere scritta con un linguaggio chiaro e descrittivo, in modo che non possa essere equivocabile il suo contenuto. I livelli di qualità del comportamento assunto o dell’azione o prestazione realizzata potrebbero essere distinti per completezza, autonomia, efficacia e frequenza.
La rubrica ha in sé una serie di vantaggi. Essendo uno strumento condiviso, può promuovere una valutazione obiettiva, dove tutti i soggetti sanno cosa e come si valuta e possono utilizzare lo stesso strumento per farlo. Anche i genitori, opportunamente informati, possono essere maggiormente consapevoli della valutazione che si attua a scuola.
Essendo la rubrica condivisa fin dalla sua costruzione con gli studenti, quest’ultimi possono utilizzarla non solo come strumento di valutazione finale ma anche come strumento di accompagnamento in itinere per monitorare passo passo i loro miglioramenti. La rubrica di valutazione promuove dunque i processi metacognitivi e la motivazione intrinseca. I primi perché permette agli studenti di crearsi delle aspettative prima di iniziare, di monitorare il loro sviluppo e di verificare se quanto raggiunto soddisfa le aspettative o meno. La motivazione intrinseca, perché rende gli studenti più autonomi, capaci di scegliere di agire in base ad obiettivi di risultato e non in base a premi o punizioni.

COME COSTRUIRE LA RUBRICA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO?

Per costruire una rubrica di valutazione del comportamento scolastico bisogna che un gruppo di docenti (meglio se dopo un previo collegio docenti in cui si definisce di voler adottare lo strumento e si individuano in modo condiviso almeno i principali criteri di valutazione ) si interroghi su quali criteri specifici si vogliono considerare per valutare il comportamento.
Una volta elencati i criteri (per es. uso dei materiali e dei locali scolastici, abbigliamento ecc.), essi vanno raggruppati in categorie (o dimensioni) (nella rubrica proposta vi sono 5 dimensioni: rispetto dell’ambiente, relazione con gli altri, gestione di sé, gestione del lavoro e capacità di riflessione), qualora ci fossero, in modo da rendere meno farraginosa e disorientante la rubrica. In seguito i criteri devono essere descritti attraverso degli indicatori (es. per il criterio uso dei locali scolastici: riconoscere la loro funzione e mantenerli puliti), in modo da non essere fraintesi. Si fa prima una descrizione neutra e poi si declina tale descrizione in livelli di qualità (minimo tre, massimo cinque livelli). La verifica di inequivocabilità può essere quella di leggere le descrizioni e provare a immaginare il comportamento, se ciò è possibile, la descrizione potrebbe essere chiara. Inoltre è importante testare la rubrica con gli studenti, provando a costruirla insieme a loro per renderla ancora più comprensibile e fruibile. La costruzione condivisa della rubrica può stimolare una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’attuare il comportamento corretto e dunque un maggior auto-controllo.
Un esempio di rubrica è riportato nella figura in allegato (clicca qui: Rubrica Comportamento). Tale rubrica è stata costruita ed adottata in una scuola media.
È importante seguire una serie di accorgimenti per poter inserire la rubrica nella scuola:

  1. Informare i genitori dell’uso della rubrica e della sua validità ;
  2. Provare a costruirne una con i ragazzi partendo con il chiedere loro “come descrivereste il buon comportamento a scuola?” (magari utilizzando una struttura cooperativa come quella proposta nella newsletter) prima di adottarla in classe e renderla definitiva;
  3. Far leggere la rubrica agli studenti e chiedere loro di “correggerla” o migliorarla al fine di renderla più fruibile e condivisa con tutti;
  4. Introdurre la rubrica in via sperimentale per la prima parte dell’anno, per poter apportare gli opportuni aggiustamenti e renderla uno strumento compreso e accettato da tutti.

Come tutti gli strumenti nuovi e non conosciuti, la rubrica potrebbe essere non capita, dunque va introdotta con la dovuta cautela e gradualità.

CONCLUSIONI
L’obiettivo della valutazione del comportamento è principalmente quello di rendere ogni studente capace di auto controllarsi, di essere sempre più consapevole di sé, degli altri come interlocutori e dell’ambiente come contesto fisico e sociale al fine di rispettarsi e rispettare, nell’ambito delle regole sociali e della convivenza civile.
Per promuovere l’autocontrollo bisogna promuovere negli studenti la motivazione intrinseca e stimolarli ad utilizzare i loro processi metacognitivi per pianificare, monitorare e verificare i loro comportamenti e quindi scegliere di modificarli al meglio. La rubrica di valutazione potrebbe essere un valido strumento per assolvere a tale compito.

BIBLIOGRAFIA
Andrade H.G. (1997). Using rubrics in middle school understanding rubrics. Educational Leadership, 54(4), 14-17.
Comoglio, M. (2003) Educare e apprendere con il portfolio. Milano: Fabbri editori.
Elliott, S.N. & R.T. Busse. (1991) Social Skills Assessment and Intervention with Children and Adolescents. Guidelines for Assessment and Training Procedures. In School Psychology International (SAGE, London, Newbury Park and New Delhi), Vol. 12 (1991), 63-83.
Merrel, K.W. (2001) Assessment of Children’s Social Skills: Recent Developments, Best Practices, and New Directions. In EXCEPTIONALITY, 9(1&2), 3–18.
Siegel, D. J. (2001). La Mente Relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Warnes, E. D. et al. (2005) A Contextual Approach to the Assessment of Social Skills: Identifying Meaningful Behaviors for Social Competence. In Educational Psychology Papers and Publications. Paper 3. http://digitalcommons.unl.edu/edpsychpapers/3

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