Scrittura creativa, didattica a distanza e ascolto

L’esperienza recente della Didattica a Distanza, o come a noi è piaciuto trasformarla in Didattica di prossimità che nasce da una Pedagogia della prossimità, ha visto il mondo della scuola rispondere all’emergenza in modo variegato.

In questo contributo raccontiamo un’esperienza di prossimità virtuale di una nostra lettrice, partecipante ad alcuni dei nostri corsi di formazione sul cooperative learnng in Umbria, che ha saputo coniugare tecniche cooperative alla scrittura creativa.

La prof.ssa Conti racconta a Scintille.it l’esperienza scolastica di un anno di pensieri a ruota libera, una sorta di autobiografia collettiva, raccolta in un libro dal titolo “Raccontiamoci” che è stato presentato il 30 maggio 2020 attraverso una videopresentazione con la lettura di passi e intermezzi musicali a cura dei ragazzi del biennio del Liceo Angeloni.

È stato un momento in cui il dire dei ragazzi è stato amplificato alla comunità di apprendimento e alle figure istituzionali. Erano infatti presenti: Sabrina Boarelli, dirigente tecnico dell’USR Umbria, Cinzia Fabrizi, assessore alla Scuola e ai Servizi educativi del Comune di Terni e naturalmente la DS dei Licei Angeloni, Patrizia Stilo.

ASCOLTO E DIALOGO NELLA RELAZIONE CON GLI STUDENTI

La prima mossa per insegnare a scrivere o a parlare è ascoltare.

“L’ascolto competente ha valenze positive che si ripercuotono sia nella sfera relazionale che in quella cognitiva. Deve saper essere ATTIVO, EMPATICO, CRITICO e MAIEUTICO. Capace di far sentire il ragazzo riconosciuto come Persona e veramente al centro, protagonista, del processo d’insegnamento/apprendimento. Credo nel Dialogo costruttivo, che muove dall’ascolto attento da parte del facilitatore dell’apprendimento” riferisce la professoressa Manola Conti, docente di lettere del Liceo Angeloni di Terni.

Paradossalmente, per scrivere, bisogna saper ascoltare quello che si ha dentro, per parlare bisogna saper dar retta alle proprie emozioni e ai propri vissuti ed allora quale modeling migliore di un adulto che, per primo, ascolta i suoi studenti?

Il modello ispiratore é stato un modello letterario, lo “Zibaldone” di leopardiana memoria, che per i giovani protagonisti dell’esperienza è diventata una raccolta di idee, pensieri, riflessioni, espressioni artistiche per esprimere se stessi e mettere a fuoco per passaggi successivi la propria identità. Un ritornello di una canzone di Ligabue – “Siamo chi siamo” – è diventato il motto del lavoro.

Poi è servita la reciprocità, il confronto che crea. Thomas Gordon infatti afferma che “l’ascolto è più importante dell’insegnamento”. “Abbiamo costruito relazioni interpersonali significative, lasciando spazio alle parole e ai gesti degli studenti. Abbiamo posto  attenzione al messaggio profondo dei loro discorsi ed atteggiamenti. La pedagogia dell’ascolto è stata importante per comunicare agli alunni che la loro storia fa parte della didattica della scuola” dice l’insegnante.

COOPERATIVE LEARNING COME STRUMENTO DI VICINANZA ANCHE VIRTUALE

A questo punto il Cooperative Learning è diventato un buon alleato con la sua attenzione al processo e al prodotto, come recentemente hanno affermato Paul Vermette e Kimberly Alexander al convegno 2020 “September now”, promosso da Giunti Scuola, CampuStore, SpazioLeo IC Modena 3, Servizio Marconi-USR Emilia Romagna.

Nella comunicazione didattica è necessario utilizzare un duplice obiettivo, rivolto alla dimensione affettiva e a quella cognitiva. È necessario congiungere processo – il come insegno – e prodotto – il cosa insegno, affinché la comunicazione didattica diventi relazione e perciò apprendimento.

Il Cooperative learning diventa allora uno strumento necessario, mai fuori moda, perché evolve, con i bisogni sociali di relazione che mutano. Esso intreccia un’attenzione all’insegnamento di abilità sociali lungo il percorso, la cura della costruzione di rapporti interdipendenti con frequenti revisioni e feedback.

SCRITTURA CREATIVA E VALORE DELLA NARRAZIONE

Natalie Goldberg ha evidenziato (nel suo “Scrivere Zen”, Astrolabio, 1987) che “la pratica della scrittura abbraccia tutta la nostra esistenza”. Insegna ad avere fiducia nella propria creatività, nel proprio mondo interiore e nell’attenzione a ciò che ci circonda.

68 studenti hanno lavorato in cooperative learning per presentarsi e riflettere su molte tematiche: ecologia, autismo, affetti, musica, diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, diritto all’errore, all’identità, la vita ai tempi del Coronavirus con emozioni, paure, riflessioni su ciò che conta veramente. Il COVID infatti non ha fermato l’attività, ma ha dato ancora più valore alla scrittura come baluardo del proprio essere/esserci nel mondo, essere pensanti, essere senzienti. Scrittura e ascolto in uno scambio intrecciato d’eco del Sé.

A breve Scintille.it proporrà dei percorsi che accompagnino insegnanti ed alunni alla scrittura come strumento per recuperare la propria biografia, imparare a narrarsi e dare un senso profondo alle azioni quotidiane illuminandole di valore.

Per chi volesse leggere il risultato del lavoro di Terni: clicca qui

Bibliografia

CANEVARO A., Scuola inclusiva e mondo più giusto, Trento, Erickson, 2013
FRANTA H. –COLASANTI A. R., L’arte dell’incoraggiamento. Insegnamento e personalità degli allievi, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1991.
GOLDBERG, N., Scrivere Zen, Astrolabio, 1987
GORDON T., Insegnanti efficaci. Il metodo Gordon: pratiche educative per insegnanti, genitori e studenti, tr. it. Giunti – Lisciani, Teramo 1991.
IOSA R., Non chiamiamola didattica a distanza , ma della vicinanza, in Pavone risorse del 21 marzo 2020 http://www.gessetticolorati.it/dibattito/2020/03/21/non-chiamiamola-didattica-a-distanza-ma-didattica-della-vicinanza/
SEGANTI M., Verso una pedagogia di prossimità, in L’integrazione scolastica e sociale, Erickson, Vol. 13, n. 1, febbraio 2014 (pp. 27-36)
SERGIOVANNI T.J. Costruire comunità nelle scuole, Roma, LAS, 2002

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