Educazione allo sviluppo sostenibile a scuola: valori e strategie in campo

Con il presente articolo continuiamo la riflessione – aperta in settembre 2019 sull’Educazione Civica
(cfr. Educazione civica e gestione dei conflitti sogno o realta e Prove di democrazia a scuola) e sulle modalità per renderla attuabile (cfr. Attivita cooperative per l’inclusione all’infanzia) – attraverso la proposta e l’analisi di un documento relativo all’Agenda 2030 utile ai dirigenti per i suoi riferimenti normativi e ai docenti per le sue indicazioni operative consultabili ai link delle Best Practices.

Il nostro augurio più sincero è quello di poter esplorare tanto da realizzare le vostre nuove Buone Prassi.

L’Assemblea Generale dell’ONU il 25 settembre 2015 ha adottato la Risoluzione 70/1 “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” – paradigma inteso come “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni”(1).

Tale Agenda comprende 17 Obiettivi o Goal, articolati in 169 Target o Traguardi, vincolanti per i prossimi 15 anni, ma aperti, nelle soluzioni, alle iniziative dei singoli Paesi (2), che riguardano tre MACRODIMENSIONI dello sviluppo sostenibile:

  • la crescita economica,
  • l’inclusione sociale,
  • la tutela dell’ambiente,

a loro volta incardinati su cinque AREE, le «5P», attinenti le Persone, la Prosperità, la Pace, la Partnership, il Pianeta.

Nel luglio 2017 il MIUR ha presentato il Piano per l’educazione alla sostenibilità che prevede

  1. una serie di interventi trasversali agli obiettivi dell’Agenda, riguardanti tutto lo spettro di attività del MIUR;
  2. 20 azioni suddivise per quattro Macroaree:
  • Edilizia e ambienti/ strutture e personale del MIUR;
  • Didattica e formazione dei/delle docenti;
  • università e Ricerca;
  • Informazione e comunicazione (3).

La seconda macroarea è oggetto del presente contributo.

DIDATTICA E FORMAZIONE DEI/DELLE DOCENTI: OBIETTIVI

I traguardi di questa macroarea insistono sulle seguenti categorie concettuali- operative:

  • proporre l’Agenda 2030 come punto di riferimento culturale e formativo per le Scuole. Le coordinate dell’Agenda (sostenibilità, equità, benessere, inclusione, innovazione) dovrebbero essere assunte sia nella vision /mission della Scuola che nell’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico, in modo da rappresentare lo sfondo integratore dell’azione complessiva della comunità scolastica;
  • integrare la documentazione ministeriale già in uso, con le elaborazioni e i costrutti che discendono dall’Agenda 2030;
  • sollecitare le Scuole a pianificare offerta formativa e didattica secondo gli obiettivi e i target suggeriti dall’Agenda. In questa direzione è opportuno che obiettivi e target vengano declinati nel PTOF e nelle progettazioni dei Dipartimenti disciplinari in sequenze didattiche dalla cifra interdisciplinare e trasversale e diventino fattori pervasivi dei processi di insegnamento-apprendimento;
  • interfacciare la formazione iniziale dei docenti con le tesi fondanti l’Educazione alla sostenibilità, tra le quali ad es. lo sviluppo sostenibile, la qualità in educazione, la cittadinanza attiva, la valorizzazione della diversità, la cultura della convivenza pacifica, il rispetto dell’ambiente, lo sviluppo del capitale umano e del capitale sociale.

DIDATTICA E FORMAZIONE DEI/DELLE DOCENTI: AZIONI

Le azioni individuate per questa macroarea trovano la loro realizzazione concreta nell’orientare fondi e indirizzi formativi della L. 440/1997 sugli obiettivi dell’Agenda, nell’assumere l’Agenda come tratto unificante in dieci bandi per 840 milioni di euro del PON Competenze, garantendo nella riprogrammazione la continuità di questa scelta ed altresì nel completamento delle Linee guida “Educare al rispetto” con tematiche attinenti il contrasto di stereotipi, violenza di genere, disparità (Linee Guida di cui al c. 16 L.107) nonché nell’aggiornamento delle Linee guida sull’Educazione Ambientale e di quelle sull’Educazione Alimentare, per integrarle in un unico documento sull’Educazione alla sostenibilità (Linee guida Educazione alla Sostenibilità).

Inoltre, tra le azioni si propone il documento “Educazione ambientale, alla sostenibilità, al patrimonio culturale, alla cittadinanza globale – Offerta formativa per l’anno scolastico 2019/2020 “, con indicazioni per la stesura del PTOF (Nota MIUR n. 4100 del 20.09.2019 ), si predispone un protocollo per l’Alternanza scuola-lavoro con ENEA, i fondi destinati alle Consulte vengono indirizzati su progetti legati ai temi dell’Agenda, con una sezione dedicata all’indirizzo www.lascuolanelmondo.it; viene prevista l’organizzazione di un hackathon (evento informatico) sulla Agenda 2030 per le Superiori, stimolando gli studenti a confrontarsi per costruire l’Agenda della loro scuola (vedi L’Agenda 2030 delle Scuole).

Infine, si forniscono moduli formativi sull’Educazione alla Sostenibilità nei percorsi di Formazione per i docenti neoassunti, sia all’interno dei quattro laboratori programmati che sul Portale INDIRE, tramite modalità e-learning.

DIDATTICA E FORMAZIONE DEI/DELLE DOCENTI: BEST PRACTICES
A supporto per i docenti molteplici sono i sussidi e le buone pratiche meritevoli di essere segnalati.
Ad esempio i seguenti titoli:

IL CONTRIBUTO DEL COOPERATIVE LEARNING

Anche il Cooperative Learning può fornire significativi contributi agli ambiti sopra descritti nello specifico per lo sviluppo, negli studenti, di competenze trasversali e di life skills, risorse essenziali per orientarsi all’interno della complessa realtà socio-ambientale delineata dall’Agenda; ma anche per il sostegno ad una formazione iniziale che faccia maturare comportamenti professionali “sostenibili”, in termini di cooperazione, lavoro di squadra, condivisione di idee e strategie e per la promozione, negli studenti, di una forma mentis aperta al cambiamento, che accetti la sfida della flessibilità, della resilienza, dell’occupabilità.
E’ dimostrato, infatti, che tale metodologia promuove la maturazione, in tutti gli attori della comunità scolastica, di competenze chiave per l’apprendimento permanente (imparare ad imparare, gestire contesti problematici, selezionare obiettivi sfidanti, rientrare in formazione …), abilità facilitanti il confronto con una società che si dichiara inclusiva, ma che conserva ancora troppo spesso una forte connotazione “esclusiva”.

NOTE

1 DPI, Dipartimento Pubblica Informazione ONU, 2016.

2 Con le Strategie Nazionali per lo sviluppo sostenibile (SNSvS).

3 Il testo, elaborato da un Gruppo di lavoro coordinato dal prof. E. Giovannini, presidente ASviS, è consultabile su: miur.gov.it

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