La simulata consiste nel rappresentare situazioni particolari con un copione pre-definito, in cui i componenti del gruppo focalizzano l’attenzione su determinate competenze sociali e in cui si suggeriscono sentimenti di veridicità e realtà in una situazione programmata e costruita artificialmente.
Prototipi della simulazione sono i simulatori di volo, e numerosi passi avanti sono stati fatti in questo campo con l’introduzione della realtà virtuale. E’ possibile quindi creare una simulata in vivo o attraverso giochi di simulazione al computer (Sim City). Per realizzare le simulata può essere utile riferirsi a situazioni realmente accadute che vengono successivamente riproposte per evidenziare alternative, e stimolare il coinvolgimento. E’ compito della simulazione ricostruire ludicamente, in piccole parti e per tempi limitati il sentimento di realtà, perché questo sia vivibile o ri-vivibile in situazioni sempre più ampie e non fittizie.
Il ruolo della simulazione è fondamentale nella funzione ludica di allenamento alla vita – pensiamo all’importanza del gioco nell’apprendimento infantile – poiché consente di passare dal senso d’irrealtà al senso di realtà stemperando i propri vissuti emozionali.
Una situazione simulata per essere “abbastanza reale” deve essere contraddistinta da due elementi costitutivi:
- la vicinanza-distanza: troppa vicinanza significa mancanza di simulazione, troppa distanza significa eccesso di razionalizzazione;
- la limitatezza-ampiezza nello spazio e del tempo, le scene rappresentate non devono troppo ampie poiché diventano generiche ma neppure troppo brevi perché non permettono l’immedesimazione.
In definitiva la simulazione non sostituisce la realtà ma permette ai partecipanti di riflettere su come porsi in essa.