Cosa fare quando il mio studente con autismo “dimentica” ciò che aveva imparato?

autismoAgli insegnanti che hanno lavorato con bambini e bambine con sindrome dello spettro autistico sarà sicuramente capitato almeno una volta di affrontare mesi e mesi di lavoro, routine consolidate, strumenti di comunicazione rodati, piccoli progressi nell’apprendimento e poi… stop! Un blocco che scoraggia e riporta tutti al via.

Sperimentare quella situazione in cui tutto o parte del lavoro fatto e delle conquiste raggiunte viene rimesso in discussione e sembra che non sia mai avvenuto è scoraggiante. In queste situazioni non ci si può fermare al senso di fallimento e impotenza, ma è necessario cercare di intuire cosa sia successo e come ripartire.

Un alunno con autismo presenta un ampio spettro di disturbi della socialità e del comportamento, che spesso si concretizzano in stereotipie e routine: sono strategie che servono ad aiutare a controllare l’ansia che l’ambiente circostante provoca in tali bambini e bambine. Nel tempo queste sicurezze diventano così ingranate che sono prevedibili e danno anche a chi vive con loro la percezione di “capirsi”. Purtroppo, accade che ci siano dei cortocircuiti che disorientano tanto i bambini quanto gli adulti. Possono essere paragonati a quando un computer si blocca e, per risolvere lo stallo, si ricorre alla panacea di tutti i problemi informatici, lo “spegni e riaccendi”. 

Come si fa a spegnere e riaccendere una routine? 

Non si può, almeno non in automatico come avviene con un apparecchio elettronico. In realtà, diventa necessario mettere in campo competenze da “programmatori” per ricostruire tutti i passaggi e il senso di controllo che sono andati smarriti. 

Per ottenere questo risultato ci sono due vie alternative e/o complementari: 

  • da un lato si ripresentano e ripercorrono i vari step per ricordare ciò che si è dimenticato; 
  • dall’altro può essere necessario inventare nuove routine e mettersi in gioco per interpretare i nuovi fattori provocatori di ansia dell’ambiente.

Questi blocchi improvvisi, quindi, rimettono al centro la relazione del bambino con ciò che lo circonda, persone e situazioni. 

Il ruolo degli adulti per la creazione di routine

Compito dell’adulto è osservare i nuovi segnali che scaturiscono dalla stereotipia interrotta. Al di là dello sconforto, la prima scelta da compiere è quella tra il tornare indietro per recuperare lo status quo o l’andare avanti per sostituirlo con una versione diversa, più adatta allo stadio di sviluppo attuale.

L’impegno delle figure di riferimento si mostra in tutta la sua centralità: la famiglia, l’insegnante di sostegno e il/la terapista rappresentano il mondo più rassicurante e costante e quindi sono in una posizione privilegiata per compiere questa prima cernita. 

Attorno a loro, però, è importante che tutto il sistema classe e la rete sociale che li circonda si mettano in ascolto e si dimostrino recettivi a qualunque cambiamento si renda necessario per quest’azione di riavvio.

Bisogna quindi dire che c’è una parola che accompagna come un mantra questo continuo processo di adattamento alla realtà: pazienza. Se lo strappo può avvenire bruscamente e senza preavvisi, infatti, ogni conquista verso la fase successiva richiede tanti tentativi e tanto tempo.


CORSO CONSIGLIATO

SOS EDUCATIVO – Consulenza pedagogica individuale

Ci sono momenti in cui diventa un toccasana potersi confrontare con un altro professionista per risolvere alcuni nodi della classe, per affrontare alcuni comportamenti problematici degli alunni, per progettare creativamente percorsi didattici più attenti al coinvolgimento e alla motivazione degli alunni. SOS educativo è tutto ciò!

Articolo precedente
Attività cooperativa alla scuola dell’infanzia – Outdoor education
Articolo successivo
Cooperative learning e Outdoor Education alla scuola dell’infanzia. Biodiversità Vegetale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.

Formazione