Consigli di lettura per l’estate 2022

A volte d’estate si ha più tempo per “ricrearsi” ed allora ecco alcuni consigli di lettura.

Per saperne di più sul Metodo Feldenkrais:

  • Moshe Feldenkrais, Conoscere sé stessi attraverso il movimento (traduzione di Carla Sborghi dall’originale americano The potent Self, 1985) Red Edizioni 2002.

In questo libro Moshe Feldenkrais, padre fondatore di quello straordinario metodo di consapevolezza nel movimento che da lui prende il nome, espone i principi che stanno alla base della sua tecnica. La sua analisi si concentra sui meccanismi emotivi che inibiscono il dispiegarsi delle nostre potenzialità, fisiche e spirituali. Feldenkrais mostra come ogni tensione emotiva si manifesti sul piano fisico con posture scorrette, contrazioni, sforzi, fatiche; indica gli esercizi per correggere questa situazione; suggerisce, infine, di considerare la maturità come un processo in continua evoluzione.

  • Moshe Feldenkrais, Il caso di Nora, Astrolabio – Ubaldini Editore, 1996.

Il caso di Nora doveva costituire la prima storia clinica di una serie che Feldenkrais intendeva pubblicare sotto il titolo collettivo di “Avventure nella giungla del cervello”. Purtroppo il progetto non ha avuto seguito, sicché oggi questo testo riveste un’importanza particolare essendo l’unico resoconto scritto del lavoro svolto da Feldenkrais con un ‘paziente’, una delle poche testimonianze della sua incredibile capacità di essere allo stesso tempo insegnante, psicoterapeuta corporeo, scienziato. Uno degli elementi più affascinanti di questo caso è la spiegazione che Feldenkrais dà delle proprie mosse. Come il detective davanti agli indizi di un delitto, Feldenkrais ha più piste da seguire, più strategie da adottare, e non trascura mai di illustrarle al lettore, spiegandogli, al tempo stesso, i motivi delle proprie scelte. Così, quando arriva il momento di chiedersi: “Quale sarà la prossima mossa?”, si ha l’impressione di partecipare in prima persona a questa affascinante ricerca dei meccanismi del funzionamento del cervello umano. Lavorando con Feldenkrais, Nora riuscirà a ottenere una guarigione che potrebbe sembrare miracolosa, ma che invece è ben fondata su una teoria e un modo di vedere l’uomo decisamente rivoluzionario, perché cerca di guarire il corpo senza mai dimenticare la psiche, e cerca di comprendere meglio la psiche prestando attenzione ai messaggi del corpo.

  • Moshe Feldenkrais , Le basi del Metodo per la consapevolezza dei processi psicomotori, Astrolabio – Ubaldini Editore, 1991

Ogni aspetto della vita umana, compresa la sicurezza interiore, dipende dalla postura, dall’equilibrio del corpo, dal radicamento dei piedi a terra. Agendo sulla postura (che è determinata dalla dinamica di tre fattori: spazio, ambiente sociale e forza di gravità) si può giungere a una modalità di azione o reazione non più dettata dall’abitudine ma dalla situazione del momento. Con le sue due tecniche, l’integrazione funzionale e la consapevolezza attraverso il movimento, il Metodo Feldenkrais ha rivoluzionato lo studio dei processi psicomotori.

Per non limitare le nostre capacità di pensiero alla sola mente:

  • Jader Tolja, Pensare col corpo, Zelig Editore, 2000.

Pensare col corpo propone di non limitare le nostre capacità di pensiero ed elaborazione della realtà alla sola mente. Poiché il sistema nervoso è stato progettato dall’evoluzione per modificare di continuo l’interno del nostro corpo in relazione ai cambiamenti esterni, la capacità di rilevare tali cambiamenti diventa la più precisa, concreta e affidabile sorgente di conoscenza di noi stessi e della realtà che ci circonda. L’elemento di originalità che caratterizza questo testo non è il suo tema – di cui si parla molto – ma la sua origine. I contenuti non nascono infatti dalla lettura di altri libri, ma dalla sperimentazione diretta di come il corpo reagisce spontaneamente alle continue scelte che operiamo.

  • Norman Doidge, Le guarigioni del cervello,Adriano Salani Editore, 2015.

Negli ultimi secoli la medicina ha considerato il cervello come un organo immutabile e incapace di guarire. Le malattie neurologiche e degenerative erano viste come una condanna senza appello per il malato, i trattamenti farmacologici e riabilitativi poco efficaci o inutili. Ma la visione introdotta dalla neuroplasticità, ossia la capacità del cervello di modificare la propria struttura e il proprio funzionamento, ha aperto la strada a possibilità terapeutiche rivoluzionarie, già presentate da Norman Doidge in Il cervello infinito. A distanza di qualche anno, l’autore approfondisce il tema della guarigione neuroplastica, descrivendone due elementi centrali: l’esercizio fisico e mentale, e il ricorso all’energia, sotto forma di luci, suoni, vibrazioni. Il cervello non è più una scatola impenetrabile, ma un organismo in grado di connettersi al mondo esterno tramite i sensi, e sono proprio questi ultimi i canali da sfruttare per intervenire in modo non invasivo e del tutto sicuro sulle strutture neuronali, così da ricuperarne le funzioni. Una vera e propria rivoluzione copernicana, che allevierà le sofferenze di moltissimi pazienti, e che Doidge racconta con grande ricchezza di particolari, attraverso numerose storie reali. Le guarigioni del cervello è un saggio pieno di speranza, che viene a dirci che il cervello può guarire, anzi, di più: è in grado di curarsi da solo.

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