Come essere meno stressati e migliorare la capacità di affrontare situazioni pesanti?

Come essere meno stressati e migliorare la capacità di affrontare situazioni pesanti?Come essere meno stressati?

Per rispondere a questa domanda occorre partire dal contestare una convinzione molto diffusa

La pesantezza di una situazione è oggettiva.

SBAGLIATO!

Cosa rende una situazione pesante? Cosa ne decide il peso?

Non si tratta di fare filosofia, ma di soffermarsi sull’impatto relativo degli eventi su persone diverse. Alla stessa situazione potenzialmente stressante persone diverse rispondono con emozioni e azioni profondamente disparate.

Differenze nelle reazioni di stress

Nel periodo di scrittura di questo articolo, la richiesta ministeriale del tenere aperte le scuole è fonte di reazioni controverse: qualcuno risponde con grande stress, con emozioni forti di rabbia, sconforto, paura. Qualcun altro reagisce sentendosi confortato, contento e carico. Come è possibile?

Altro esempio sul peso variabile degli eventi: parliamo di cosa può capitare alla medesima persona. Anche chi è “forte”, reattivo, capace di affrontare situazioni difficili, in alcuni momenti della sua vita può perdere questa capacità e soccombere ad eventi anche di portata relativamente leggera. Perché?

Per rispondere, occorre capire come funziona lo stress. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) lo stress è:

“la reazione che le persone possono avere quando si trovano di fronte a richieste e pressioni che non sono allineate con le loro conoscenze e abilità e che possono sfidare la loro abilità di risposta”

Non sono gli eventi in sé, quanto la valutazione individuale degli stessi eventi e delle risorse individuali disponibili. Se la valutazione è di un grave evento per cui non si si sente adeguatamente pronti, ecco che il peso dell’impatto dell’evento crescerà.

Cosa ci stressa?

È vero è che in qualche modo ci sono situazioni generalmente ritenute gravi; tanto da potere portare allo sviluppo di sintomi di Stress Post Traumatico. Il National Center for PTSD statunitense, elenca nella sua checklist, 16 eventi traumatici:

  • Disastri naturali (inondazioni, terremoti, uragani)
  • Incendi o esplosioni
  • Incidenti di trasporto (auto, treno, aereo)
  • Incidenti seri al lavoro, a casa, nel tempo libero
  • Esposizione a sostanze tossiche
  • Assalto fisico (essere picchiati, aggrediti)
  • Assalto con un’arma (essere feriti o minacciati)
  • Assalto sessuale (stupro o tentato stupro, obbligo di compiere atti sessuali sotto minaccia)
  • Altre esperienze sessuali non desiderate o sgradevoli
  • Combattimento o esperienza in zona di guerra
  • Prigionia (essere rapiti, tenuti in ostaggio)
  • Malattia grave, con minaccia di vita
  • Grave sofferenza umana
  • Improvvisa morte violenta (omicidio, suicidio)
  • Improvvisa morte accidentale
  • Serio danno o morte causata a qualcuno

Penso che ciascuno di noi abbia incrociato almeno uno di questi eventi recentemente, a volte più di uno.

Agli eventi sopra elencati si aggiunge un’ulteriore categoria: qualsiasi altro evento molto stressante. E data la soggettività della reazione allo stress, potenzialmente qualsiasi evento può rientrare in questa categoria.

Suggerimenti per stressarsi di meno

Se la quantità di stress deriva dalla nostra valutazione, allora come facciamo a rispondere in modo positivo alle situazioni stressanti? Ecco alcuni suggerimenti.

  1. Per affrontare situazioni pesanti occorre riconoscerne l’effettiva gravità. Ripercorrere l’elenco degli eventi traumatici e verificare se abbiamo incrociato negli ultimi 3-6 mesi uno o più di questi eventi può aiutarci a comprendere come ci sentiamo.
  2. È probabile che eventi come quelli sopra elencati portino a difficoltà personali che si esprimeranno con sintomi cognitivi, emotivi, comportamentali, di salute. Farsi alcune domande sul nostro stato psicofisico può aiutare:
    1. Come sto fisicamente?
    2. Come sto emotivamente?
    3. Come sta andando al lavoro?
    4. Come sta andando a casa?

Questo ci aiuta a darci attenzione, a focalizzarci su noi stessi e il nostro benessere.

  1. Oltre alla situazione ambientale (le richieste e pressioni della definizione dell’OMS), occorre poi analizzare le nostre risorse personali e relazionali (le conoscenze e abilità). Queste a volte possono essere legate al contesto tecnico professionale o familiare (come l’abilità di usare le nuove tecnologie per la dad, o il conoscere metodologie didattiche innovative), altre volte possono avere a che fare con le nostre competenze trasversali e con le nostre caratteristiche generali (autostima, ottimismo, ecc.)

Se ti fa piacere dedicarti alla promozione del tuo benessere con noi, segnala il tuo interesse per questo tema iscrivendoti alla lista d’attesa del webinar “Prevenire e gestire lo stress a scuola“.

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