Come posso organizzare attività cooperative con una sola ora di lezione per volta? (parte 2^)

Come posso organizzare attività cooperative con una sola ora di lezione per voltaCome posso organizzare attività cooperative se ho una sola ora di lezione per volta?

Spesso ci sono discipline scolastiche in cui gli insegnanti vedono la classe solo per un’ora o due alla settimana. E queste situazioni sono spesso la maggioranza. Come fare per rendere cooperativa la situazione e aumentare la collaborazione del gruppo?

Non tutte le procedure di Cooperative Learning corrispondono a strutturazioni lunghe ed articolate come quelle proposte dai modelli di Jigsaw di Aronson e di Slavin o di Complex Instruction della Cohen.

Esistono infatti alcune procedure, le strutture cooperative di Spencer Kagan e il Learning Together informale dei Johnson, che si adattano ai momenti d’avvio e di conclusione della lezione.

In quasi tutti i casi le Strutture cooperative o il Learning Together informale possono avere una durata di 10 – 15 minuti per avviare il tema della lezione.

Perciò si può organizzare la lezione riscaldando il gruppo per attrarre l’attenzione ed agganciare gli studenti ai loro interessi e preconoscenze con una Struttura Cooperativa.

Mi riferisco a strutture come il Mix, freeze, pair, share o il Cinque dita o Giro di tavolo simultaneo.

Vediamo CINQUE DITA.

La struttura è utile quando i bambini devono recuperare conoscenze pregresse su un contenuto da approfondire.

Essa ha quattro fasi: individuale, di coppia, di piccolo gruppo, assembleare.

FASE INDIVIDUALE

  1. L’insegnante consegna un foglio A4 per ogni studente e chiede di poggiare sopra di esso una delle 2 mani;
  2. chiede ai bambini di tracciare il contorno della mano appoggiata;
  3. chiede di scrivere il proprio nome sul palmo della mano disegnata;
  4. l’insegnante propone 5 domande diverse, che vengono numerate da 1 a 5 e  scritte nella parte bassa dello stesso foglio;
  5. i bambini scrivono le risposte individualmente annotandole all’esterno o all’interno delle dita, partendo dal pollice (1), indice (2) e così via;

FASE DI COPPIA

  1. ai bambini viene chiesto di camminare in uno spazio fino ad incontrarsi in coppia
  2. nella coppia si leggono le reciproche risposte;
  3. quando una coppia ha finito la presentazione si scioglie e ogni bambino cammina nell’aula fino a quando non incontrerà un altro bambino che è in attesa di un muovo incontro
  4. si formano nuove coppie con la medesima consegna e si ripete questa fase per almeno 4 incontri;

FASE DI GRUPPO

  1. le ultime coppie formate si abbinano per costituire gruppi di 4;
  2. ognuno presenterà la mano del compagno all’altra coppia;

FASE ASSEMBLEARE

  1. esaurito il tempo, si procede ad un’unica raccolta delle risposte, esito di una condivisione che un portavoce presenta alla classe

E’ in questo momento assembleare che sarà possibile un intervento in cui una lezione frontale proporrà gli argomenti fondamentali da conoscere o un video esplicativo farà chiarezza rispetto ad un interrogativo che la classe si pone.

A questo punto sarà necessario chiudere, permettendo un momento metacognitivo che porti gli studenti a ripensare i passi di quanto hanno appreso. Anche in questo caso le strutture cooperative di Spencer Kagan e il Learning Together informale possono esserci d’aiuto.

In definitiva in questo modo:

  • riscaldamento per agganciare attenzione e motivazione con una tecnica da svolgersi in coppia e in modalità dinamica (ad.es. Cinque Dita)
  • lezione frontale supportata da una comprensione in coppia
  • feedback finale per raccogliere quanto proposto con una struttura come Uno a casa, Tre in viaggio.

Altre volte è importante dare agli allievi il senso dell’insieme, di cosa si svolgerà. Perciò la lezione sarà un unicum composto da moduli ben incastrabili tra loro e che raccolgono due o tre ore di lezione.

Certamente più dimestichezza si acquisisce, più veloci si è nell’organizzare gruppi, spostamenti, materiali: tutto ciò rende dinamico, attivo e motivante il lavoro.

Se vuoi saperne di più, approfondisci questa e altre questioni con la SOS educativo.


CORSI CONSIGLIATI

Pratica guidata online

Spesso dopo un corso si ha una grande motivazione, si desidera iniziare a sperimentare ma ci si carica di altrettanti quesiti, preoccupazioni, dubbi, domande: ce la farò con la classe? E se gli studenti reagiscono negativamente alla mia proposta? Se gli alunni non vogliono rimanere in gruppo con i compagni assegnati? Cosa devo considerare per sentirmi sicuro di aver predisposto tutto?

Articolo precedente
Orientarsi nella didattica orientativa: istruzioni per l’uso
Articolo successivo
Studente competente e capace di orientarsi: il ruolo dei processi metacognitivi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.

Formazione